Di “Perfect Days” film di Win Wenders potrete trovare molte recensioni.
C’è chi dice che non tratta un tema nuovo che, quella alla base del film, non è un’idea particolarmente brillante e che di opere che celebrano lo stupore per le piccole cose e la bellezza del quotidiano ce ne sono molte. Chi lo definisce, retorico, un elogio alla solitudine, all’isolamento. Hai solo l’imbarazzo della scelta.
Scelgo di inserirlo nei “Scelti Per te” perché ha fatto sorgere in me domande e riflessioni. Con il suo tempo lento, fatto di silenzi, musica, persone, immagini, sogni, l’ho trovato delicato, intimo.
“Adesso è adesso, un’altra volta è un’altra volta”
Mi sono chiesta come mai una durata così lunga per raccontare le giornate, ripetitive, apparentemente tutte uguali, del protagonista. Nemmeno troppo invidiabili, si occupa di pulire accuratamente i bagni pubblici, vive solo e in una casa umile. Sarebbe bastato un tempo più breve per raccontare la sua routine, ma è stato proprio questo tempo, 2 ore, che mi ha permesso di fermarmi e accorgermi dello scorrere della vita, anche la mia, e cogliere l’importanza della scelta.
Mi sono chiesta se questo vivere ripetitivamente la normalità non impedisca di aspirare a qualcosa di più, sia un accontentarsi. Potrebbe, ma è quello che scegliamo, anche se molto piccolo e semplice, a cambiare la nostra percezione dell’esistenza. Siamo noi e la prospettiva da cui osserviamo, a fare la differenza e a concederci di aprirci allo straordinario.
“Ci sono tanti mondi dentro lo stesso mondo”
“Perfect Days” lo consiglio come una pausa da un mondo di stimoli continui e infiniti, di velocità, di mancanza di attese e silenzi.
L’ho guardato quasi ad occhi chiusi, come la visione di un tramonto o di un’opera d’arte. Due ore in cui ho assaporato i dettagli, quelli della mia quotidianità, anche i più nascosti. Due ore in cui mi sono lasciata portare con dolcezza a scegliere i piccoli contributi di felicità con cui svegliarmi e cominciare le mie giornate.
Buona visione e buon viaggio.
